Incontriamo Jacopo Emma dell’azienda agricola Terra Umana: educatore di formazione, agricoltore per passione. La primavera scorsa Jacopo ha ospitato i ragazzi che frequentano il progetto Con-tatto, dedicato a giovani con diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo e ci racconta come è nata la sua azienda agricola.
“Quando facevo l’educatore mi stava stretto lo spazio del laboratorio. Le quattro mura erano, a mio avviso, un ostacolo. Mi capitava spesso di inseguire progettualità interessanti, piene di buone pratiche e ricche di spunti che però non si concretizzavano e poi, in fondo, io ho sempre sognato di avere un’attività tutta mia.
Lo sapete che i sogni nel cassetto fanno la muffa? Io lo so e così nel 2019 ho deciso di aprire la mia azienda agricola, con il chiaro obiettivo di mettere in piedi una realtà dove coltivare dei prodotti che poi venissero venduti. Un lavoro a tutti gli effetti che permettesse a me e alla mia famiglia di vivere e, allo stesso tempo, di produrre il cibo che mangiamo.”
Fattoria Sociale
Terra Umana è anche una fattoria sociale che propone dei percorsi di inclusione finalizzati non solo a vivere il momento del piantare un seme o del raccogliere un frutto ma che danno anche la possibilità di essere parte attiva del processo produttivo. Questo contesto si è quindi bene adattato ad ospitare Con-tatto: il progetto pomeridiano di Società Nuova dedicato a giovani con diagnosi dello spettro dell’autismo che offre attività mirate allo sviluppo di capacità ed autonomie, in un contesto propedeutico allo sviluppo della socialità e delle abilità pratiche.
Per questo Jacopo ha invitato i ragazzi che frequentano il progetto ad essere parte attiva del processo produttivo, a rendersi conto che ogni azione ha un significato e sommata ad altre azioni porta ad un risultato. “Quello che è importante trasmettere è che ognuno di noi quando è impegnato in un’attività è parte di un processo: ogni sua azione è determinante affinchè dal seme nasca il prodotto. Tutto ciò insegna non solo un lavoro ma l’azione stessa del lavorare che è fatta di impegno, responsabilità, costanza e, infine, anche di soddisfazione!”
I risultati
Durante i mesi di maggio e giugno Alessandro, Denis e Laslo hanno potuto cimentarsi con il lavoro in fattoria e anche con le abbondanti piogge della primavera scorsa che hanno reso il lavoro più difficile.
“Il lavoro in un’azienda agricola è anche questo” spiega Jacopo “adattarsi al meteo! Non sempre le cose filano lisce come si vorrebbe, ma per fortuna qualcosa da fare c’è sempre.” I ragazzi, sotto la guida dell’operatore Samuel Masoch, sono riusciti a preparare le serre per la semina e ad imparare i passaggi per la pacciamatura delle baule (zone di coltivazione sopraelevate rispetto ai canali di scolo dell’acqua e alle corsie calpestabili), hanno effettuato una prima concimazione delle piantine di pomodori, melanzane e peperoni con la borlanda (concime ottenuto dalla fermentazione della melassa di barbabietola ricco di zolfo e potassio). Nel mese di giugno si sono occupati dei pomodori, imparando che le piantine vanno seguite passo passo e che è necessario anche togliere i nuovi germogli, in modo da favorire una crescita sana della pianta e la maturazione completa del frutto. E poi ancora si sono occupati di estirpare le erbacce e della pulizia dei campi.
Alla fine il raccolto è stato abbondante perché oltre a frutta e verdura sono maturati anche nuovi rapporti umani, nuove consapevolezze, sorrisi e soddisfazioni.